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Adattamento delle assunzioni nutrizionali
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Le diete per gli animali con epatopatie vengono preferibilmente formulate su base individuale, tenendo conto del tipo e dell’origine della malattia epa- tica e dell’entità della disfunzione dell’organo (Laflamme, 1999).
Bisogna fare attenzione ad evitare di travolgere le capacità metaboliche residue del fegato colpito. La dieta deve essere altamente appetibile ed assicurare un adeguato apporto di energia, proteine, grassi e tutti i micronutrienti essen- ziali. Inoltre, sta diventando sempre più evidente che è possibile modulare i processi metabolici e patologici attraverso l’uso di specifici principi nutritivi e metaboliti. La correzione e la prevenzione della malnutrizione sono essenziali per il trattamento dei cani con epatopatie. La compromissione dell’assunzione con la dieta, il malassorbimento associato alla grave colestasi o all’ipertensione portale ed il catabolismo sono tutti fattori in grado di contribuire alla malnutrizione proteico-calorica, esitando in perdita di massa muscolare ed iperalbuminemia. Un equilibrio proteico ed energetico negativo promuove l’encefalopatia epatica, riduce la risposta immunitaria ed aumenta la mortalità (Center, 1998). Offrire parecchi piccoli pasti nell’arco della giornata ed uno snack al momento di andare a dormire migliora l’equilibrio azotato e la disponibilità di carboidrati. Nei cani che risultano anoressici per più di 3-5 giorni, può essere necessario ricorrere all’alimentazione mediante sonda rinogastrica, esofagostomica o gastronomica. […]
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Affiliation of the authors at the time of publication
1Departement of Veterinary Clinical Sciences, The Royal Veterinary College, United Kingdom.2Royal Canin Research Center, France.
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